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Scopo delle pagine che seguono è esaminare la teoria esposta da Habermas nella Howison Lecture del 1988 con la quale si inaugura una nuova fase del suo pensiero caratterizzata da una sistematizzazione tripartita del pratico. L'introduzione del concetto di "massime", assente nella fase precedente, ha la funzione di sostituirsi al concetto di "norme" e di stabilire un nesso fra l'ambito etico e quello morale. Il capitolo I si sofferma su alcune tra le critiche e le riformulazioni della teoria morale kantiana la cui conoscenza emerge dalle opere di Habermas, ed è quindi presupposta dalla Howison Lecture, e che, in generale, può essere utile per inquadrare la teoria di Habermas nel panorama del kantismo etico contemporaneo. Il capitolo II è dedicato alla Howison Lecture e alla formulazione della tricotomia del pratico. L'esame che si propone in queste pagine è finalizzato a un confronto e a una valutazione delle tesi di Habermas a partire dalla prospettiva di un'etica kantiana di tipo "sentimentale".