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Se la guerra è una cosa troppo importante perché sia lasciata ai generali, la storia della guerra - e delle forze armate che la preparano, e della società nei suoi rapporti con queste e con quella - è qualcosa troppo importante perché non sia studiata, o sia lasciata a pochi specialisti. Con il volume che qui si introduce, che prosegue ed amplia quel bilancio tracciandolo appunto per gli ultimi venticinque anni, dalla metà degli anni Ottanta alla fine del primo decennio del nuovo secolo, certifichiamo anche per l'Italia una vera e propria dilatazione e diversificazione, se non una vera e propria esplosione degli studi storici su guerre, forze armate e società. Anche da noi una 'nuova storia militare' si impone. Il presente contributo mira a determinare con quali risultati e quali caratteri, lungo quali tendenze e con quali problemi si sia affermata questa più recente dilatazione degli studi italiani in tema di guerre e eserciti: un tema che trova una sua spiegazione in sé per la rilevanza del suo oggetto in sé e della trasformazione-innovazione storiografica segnalatasi negli ultimi decenni, anche indipendentemente dall'occasione per la quale esso è in realtà nato.