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Da qualche tempo - osserva Menke - nella teologia cattolica si nota una drammatica polarizzazione. Temi come il celibato, il sacerdozio femminile, l'ammissione dei divorziati ai sacramenti, i matrimoni tra persone dello stesso sesso, l'organizzazione partecipativa della comunità sono diventati sempre più la linea di faglia di un movimento tellurico. Non si tratta di semplici cambiamenti su questo o quel singolo punto della morale sessuale o dell'ecclesiologia. Non abbiamo a che fare con semplici strategie di adattamento o di liberalizzazione. No: ne va di qualcosa di sovversivo. L'autore di questo pamphlet volutamente polemico spiega tutto ciò come frutto di una lettura radicale dell'autonomia del soggetto, fondata sull'affermazione kantiana del «diritto dell'uomo di condurre la propria vita secondo fini che lui stesso si è posto». Menke perciò caratterizza questa posizione come un capovolgimento del primato della verità sulla libertà. Un grido d'allarme sulla transizione che il cristianesimo sta attraversando ai giorni nostri.