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Il secondo anno (1998) della fase preparatoria al Giubileo del 2000 è dedicato in modo particolare allo Spirito santo e alla sua azione santificatrice all'interno della comunità dei discepoli di Cristo. Non soltanto il profilo pneumatologico dell'Anno Santo, ma anche una certa 'anemia pneumatologica' (ignoranza sullo Spirito santo) presente nel nostro mondo, anche nella Chiesa soprattutto quella occidentale, impongono una profonda riflessione sullo Spirito, in modo da ripensare tutto il discorso sul Dio cristiano, sull'uomo nuovo e sul Cristo, mediatore di questa nuova relazione. Dall'analisi biblica e teologica sulla presenza e sull'azione dello Spirito santo che qui viene condotta (secondo questa scansione: Spirito e Gesù, Spirito e persona credente) risulta che lo Spirito è la fonte, il presupposto e il mezzo di ogni conoscenza su Dio, l'orizzonte in ci va inquadrata tutta la teologia e tutta l'esistenza cristiana. Soltanto in questa prospettiva s'intuisce che il mistero di Dio significa essere amati a Dio e amare Dio; ma essere amati da Dio significa Cristo, e amare Dio significa Spirito santo.