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La pandemia ha cambiato il mondo. E la guerra in Ucraina, scoppiata il 24 febbraio scorso alle 4 ora italiana, con l'invasione del Paese da parte delle truppe del leader russo Vladimir Putin, ha messo ancor più a rischio la pace e la sicurezza di tutti noi. Le relazioni, il lavoro, la visione del futuro: tutto si è profondamente modificato, quasi in tempo reale, sotto gli occhi dei nostri figli che per due anni hanno vissuto il virus dalla stanza di casa senza abbracci, con molta didattica a distanza (DAD) e oggi osservano, sconcertati, gli sviluppi quotidiani di questa nuova guerra. Oltre al Covid e al conflitto in Ucraina, per noi europei è arrivato il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che è destinato a disegnare, comunque, un nuovo sistema Paese Italia. Monica Setta, giornalista e conduttrice Rai, narra, attraverso le storie dei ragazzi e le testimonianze esclusive di ministri del governo Draghi e di leader politici, il destino di una nazione in bilico tra pandemia, guerra e rinascita, tracciando il profilo di una generazione che sta cercando un modo diverso di confrontarsi con i valori e il mondo degli adulti. È la generazione della pandemia e delle guerre che la Setta porta in Tv su Rai 2 ogni sabato con la sua trasmissione "Generazione Zeta. Storie dei nostri figli", per dare un messaggio di speranza. Perché, malgrado le emergenze, i conflitti e le enormi incertezze, i nostri ragazzi conservano qualcosa di molto importante: la fiducia nei valori essenziali come l'amore, la condivisione e la solidarietà.