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Le nostre società democratiche possono oggi fare a meno di un servizio pubblico radiotelevisivo? A tre decenni dalla fine dei monopoli ha ancora senso tenere in vita enti pubblici finanziati con il canone o con i soldi dei contribuenti, in un ambiente caratterizzato da decine se non centinaia di servizi e programmi promossi e gestiti da gruppi privati? In questo volume Matthew Hibberd spiega le ragioni per le quali il Paese europeo considerato più liberista continua ad avvalersi di una radiodiffusione di servizio pubblico che solo per il canone raccoglie ogni anno circa quattro miliardi e mezzo di euro, e il cui fatturato complessivo, per la sola BBC, sfiora la somma dei fatturati di Rai e Mediaset.