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Il numero 2/2001 della "Nuova Rivista Musicale Italiana" si apre con un saggio di Claudio Bolzan su una delle più importanti figure femminili del panorama musicale del XIX secolo: Clara Wieck, precoce pianista. Il saggio seguente, di Luca Zoppelli prende in esame una delle più celebri opere di Puccini, "La Bohéme", evidenziandone quei tratti che si discostano dalla definizione di verismo con cui la storiografia ha a volte genericamente etichettato la produzione di quella generazione che va dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento. Il rapporto fra musica, letteratura e arti figurative è invece il tema dell'ampio saggio di Andrea Baggioli.