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La chiesa di Palestina e di Gerusalemme - il luogo, poi chiamato «terra santa», in cui Cristo patì, morì e risorse -, come pure la chiesa di Antiochia - dove per la prima volta si parlò di «cristiani» -, sono le regioni originarie della fede ecclesiale in Gesù Cristo. Dalla comunità gerosolimitana la predicazione cristiana si propagò nella «mezzaluna fertile» e per vie disparate raggiunse le regioni della Mesopotamia, della Persia e del Caucaso. Nel periodo che separa il concilio di Calcedonia e la fine del VI secolo, prima dell'esplosione islamica, in quelle regioni si formarono chiese con gerarchie autonome, ed è questo il tempo in cui fattori di natura gerarchica iniziano a entrare nel panorama delle chiese locali, creando quell'immagine nebulosa che ancor oggi caratterizza il cristianesimo nel Medio Oriente. Questo nuovo tomo della grande cristologia del card. Alois Grillmeier - dovuto alle cure di Theresia Hainthaler - mira a inquadrare gli sviluppi della dottrina cristologica in un'area variegata e complessa che si distinse per grandi centri di studio e figure eminenti di pensatori. Come nei tomi già pubblicati, ricchissimi indici - lessicali, onomastici e analitici - facilitano un uso altamente proficuo di un'opera senza precedenti.