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Questo libro si sarebbe forse dovuto intitolare Uomini e donne del Mediterraneo antico. Perché sono questi e queste che fanno sentire la loro voce in lettere che il caso ha voluto ci giungessero o la tradizione ha raccolto e conservato. Lettere di soldati e di amiche, di persone comuni come di imperatori o capi rivoluzionari, di filosofi e di poeti. Lettere non sempre sincere, di chi scrive per lamentarsi, chi per rallegrarsi, chi per insinuare suggerimenti. Lettere di chi vuol essere di conforto, chi raccomandare, chi biasimare, e anche lettere di chi vuol far valere la propria autorità o illustrare una certa dottrina. Lettere in cui - come in quelle di Paolo - tutti questi registri s'intrecciano, ciascuno nelle figure e nelle formule che più gli sono tipiche. E qui sta la singolarità dell'opera di Klauck: non soltanto un.introduzione alle forme in cui si concreta un tipo di scritti, e alle teorie retoriche ed epistolografiche che già nell'antichità studiavano lo scritto epistolare, ma soprattutto un'illustrazione brillante e appassionata ai modi di cui il vissuto s'impadronisce per animare le forme di un mezzo di comunicazione che da millenni mantiene intatta la sua vitalità.