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"Nel 1995 su Airone, a firma di Duccio Canestrini trovavo un interessante servizio dedicato ai Nativi della Terra del Fuoco che iniziava con queste parole: "Prima dell'arrivo degli europei in Terra del Fuoco erano 10.000. Negli anni '50 ne rimanevano 25. L'ultimo è morto nel 1977. Questa è la storia di un popolo di indios raffinati e ospitali ma decimati dai coloni bianchi...". Il testo corredato di eloquenti foto del missionario antropologo Martin Gusinde, concludeva così: "...In tutta la Terra del Fuoco oggi a ricordarli rimane solo un monumento eretto nella piazzetta di Ushuaia. È intitolato "al Indio". Un caduto in guerra contro la nostra civiltà, in gran parte ignoto". L'articolo suscitava in me forti emozioni e una precisa sensazione: avrei in seguito approfondito la mia conoscenza dei fuegini della Terra del Fuoco. Questo libro è il frutto di quell'iniziale intento".