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Margaret Doody, accademica esperta di mondo greco, con un geniale colpo di fantasia che ha saputo conquistare un grande seguito di estimatori tra i lettori di gialli, ha trasportato il filosofo Aristotele nel mondo della detection, unendovi anche una minuziosa e accurata ricostruzione storica. L'idea alla base dei suoi gialli investigativi è che il metodo del tipo di detective alla Sherlock Holmes non sarebbe stato possibile se non applicando il metodo dimostrativo della logica aristotelica al crimine. E dunque, Stefanos, un simpatico giovanetto dell'Atene del IV secolo, guidato dallo Stagirita che non si muove di casa come Nero Wolfe, indaga sull'assassinio di un ricco oligarca, di cui è accusato ingiustamente il cugino. Al primo omicidio, ne segue un secondo, e tra colpi di scena, travestimenti, testimonianze reperite avventurosamente, Aristotele alla fine scioglie l'enigma e consente al giovane di smascherare il vero assassino. Un thriller che coniuga le atmosfere della Grecia antica con le emozioni, le psicologie, le peripezie del romanzo moderno.