Lo scambio. Come Gramsci non fu liberato di Fabre Giorgio - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Lo scambio. Come Gramsci non fu liberato

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È quasi automatico immaginare la prigionia di Antonio Gramsci come un monotono decennio di isolamento intransigente e intellettualmente operoso. Una condizione movimentata soltanto da difficili e rarefatti contatti con l'esterno e da una assai controversa partecipazione al dibattito politico. A render ancor meno esatte certe correnti rappresentazioni ha contribuito la continua polemica su colpe, responsabilità o tradimenti. "Lo scambio" è l'accurata ricostruzione della detenzione di Gramsci e soprattutto dei ripetuti tentativi di liberarlo (a lungo ignorati o negati). Una ricostruzione che aiuta a caratterizzare meglio la vera immagine di un grande pensatore e leader politico, prigioniero del fascismo e di tempi terribili. L'obiettivo è quello di fare chiarezza di visioni mitiche o, all'opposto, di dietrologie complottarde. Ma non è la polemica il suo obiettivo, bensì riuscire a districare l'ingarbugliata matassa dei fatti che condussero alla fine a "come Gramsci non fu liberato". I tentativi furono un certo numero, operati da più parti (Gramsci per primo), condotti da diversi agenti, con vari intermediari e per via di trattative sotterranee che si intersecavano con affari diplomatici e questioni di politica internazionale; tutti naufragati a causa di errori e di illusioni, per l'invincibile avversità di Mussolini, per l'indifferenza sostanziale di potenze politiche, ed inoltre per il convergere di circostanze ostili, piccoli calcoli politici contrari, ingenuità.

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