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Protagonista di questo giallo, che miscela ad arte tensione, amore e ironia, e racconta anche di una rinfrancante cospirazione della solidarietà umana, è Milano. La città di Expo 2015, che "accoglie 20 milioni di visitatori", dove gli architetti sono archistar, le sedie "sistemi di seduta" e le feste sono eventi. E contrapposta a questa metropoli, la Milano delle periferie multietniche dove la disperazione sa ancora lasciare spiragli alla speranza, cioè alla vita vera. Due città che sono due mondi, e un involontario, scanzonato protagonista che li percorre in lungo e in largo da preda e cacciatore insieme. Carlo Monterossi è il fortunato autore di una trasmissione tivù di genere piagnucoloso, "Crazy Love", un grande successo commerciale di cui non va per nulla fiero. A casa sua, nella baraonda di una festa, finisce un giovane orientale in stato confusionale. Somiglia in modo impressionante a un architetto giapponese acclamato come una star all'Expo, ma non ricorda nemmeno il proprio nome e non vuole che si chiami la polizia. Il giorno dopo, il giovane orientale sparisce e Carlo Monterossi trova il suo appartamento devastato da una perquisizione. Di colpo la sua esistenza agiata e tranquilla è sconvolta da eventi che gli paiono inspiegabili ma evidenti: qualcuno cerca qualcosa ed è abbastanza determinato da seminare cadaveri, anche il suo, per trovarla.