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A partire da un verso del sonetto di Baudelaire "A un passante": "Un lampo... poi la notte", Roberto Deidier ripercorre alcune linee basilari della poesia moderna e contemporanea, secondo un'ottica ispirata dall'attuale critica letteraria di impianto comparatistico. Nell'esplorazione del panorama poetico degli ultimi due secoli, egli è orientato da studiosi quali Auerbach, Anceschi, Todorov, e soprattutto da poeti-critici ai quali non sempre è stato dato il dovuto credito nella ricostruzione della mappa culturale della modernità. Le opere poetiche e saggistiche di Pound, Eliot, Borges e in particolare di Auden e Brodskij costituiscono i riferimenti teorico-critici di un discorso nel quale nozioni e concetti, quali genere, canone, tradizione, ritmo, sono riconsiderati in base ad autori a torto trascurati: da Espronceda a Corbière, da Solmi a Wilcock. Un lucido ripensamento originale del rapporto tra classicità e avanguardia risulta l'esito finale di un'analisi che inaugura una prospettiva nuova per leggere la poesia.