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"Il padre degli orfani" è un altro giallo morale di Soldati. Ed è, sottotraccia, una rilettura moderna della prima novella del Decameron attraverso La Rochefoucauld, e attraverso Pascal: tra giansenismo e gesuitismo. Il racconto ha avuto in Cesare Garboli il suo miglior lettore: "Non so perché la critica soldatiana abbia sempre negletto questa cenerentola, sia pure a favore delle grandi sorelle. Magistrale studio di psicologia, il ritratto di Antonio Pellizzari, il protagonista, è non il cartone ma il modello, si direbbe, del futuro Alessandro Rorà della "Busta arancione", il falso devoto, il roseo e livido omosessuale complicato, torturato, introverso, domatore e fustigatore inflessibile dei suoi istinti."