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Ivan Putilin, primo capo della polizia investigativa di Pietroburgo, dal 1866 al 1889, nominato a quel posto di altissima responsabilità per l'ampia esperienza e circondato dalla fama di "Sherlock Holmes russo" una volta a riposo decise di scrivere le proprie memorie, narrando la ventina di casi investigativi (qui se ne presenta una selezione di tre racconti) più notevoli della sua carriera - o per la ferocia dell'assassinio o per le difficoltà di soluzione o per il clamore suscitato, oppure perché incruente ma curiose testimonianze di una certa atmosfera, di un certo carattere, di certi ambienti -, finì per comporre una specie di storia criminale della città.