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La Terza pagina - racconta Beppe Benvenuto - nacque dall'idea di un giovane direttore di giornale che cercava un modo di incuriosire il suo pubblico. E, sul "Giornale d'Italia", trattò il debutto della Francesca da Rimini di D'Annunzio, nell'interpretazione della divina Duse, come un evento di portata giornalistica universale. Da quel momento la Terza pagina s'accampa nei giornali, diventa il luogo del proficuo incontro tra giornalisti e letterati e critici, insegnando effettivamente il buon italiano a tutti e tre. E diventa il regno del critico letterario, figura balzata in primo piano grazie all'informazione culturale, e che di questa ha seguito la traiettoria di cometa.