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"Salvo Licata fu cronista di originale talento, fatto per "andare in giro per il mondo" (come disse il direttore di quegli anni del suo giornale, "L'Ora"). Uomo di penna e di chitarra, l'altra sua più amata vita fu quella del teatro e di intellettuale aperto a tutte le esperienze "spettinate". Divideva in due la città più incomprensibile d'Italia: la "Palermo bianca", per lui più fosca e indigeribile dell'altra, la "Palermo nera", quella dei vicoli segreti, delle brutali spietatezze e dei codici rigidi e privati. Questa città, si sforzava nella spasmodica impresa di capirla, nelle cronache, nei "pezzi" torbidi e densi, che poi subito riversava nel teatro, nei racconti, nel cabaret, nelle canzoni, e nelle serate con gli amici della sua piccola corte di teatranti."