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Dal '35 al '44 Augusto De Angelis scrisse romanzi polizieschi, in un periodo che non amava il giallo. Siamo quindi nella prima fucina di quel genere che esplose in tutto il suo fulgore con il boom economico. E lo si vede soprattutto nella scelta del protagonista fisso, il commissario De Vincenzi, colto, pensoso, incline a qualche forma di malinconia dalle origini enigmatiche, prototipo dell' "umanesimo" che caratterizza tanti investigatori italiani. "Il mistero di Cinecittà", il terzo romanzo pubblicato da Sellerio, "è soffusamente erotico", come afferma Beppe Benvenuto nella sua nota, "quasi un testo da precursore; storia di delitti in serie, ossessivi, da serial killer".