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Una giovane ambiziosa e spregiudicata coltiva il disegno di scalzare dall'apice del successo una grande attrice, e vi riesce, con l'ipocrisia l'astuzia il vittimismo e la falsa bontà, in tutto e per tutto, a teatro, in amore e nell'amicizia, quasi in una rapina di identità che lascia l'avversaria svuotata di sé, come una crisalide. Dal film, nel 1951, Carola Prosperi trae questo romanzo. Ma "Eva contro Eva" di Carola Prosperi, il libro dal film, segue il percorso opposto, non figlio del consumismo, ma al contrario della sua penuria.