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Il capitano Norton, in viaggio verso le terre del Sultano, ha una sola certezza, la maestà e la necessità della Marina Britannica. Se sa osservare con freddezza i due curiosi individui che lo accolgono a Nasso, questa svanisce alla vista di una loro figliola, tanto bella quanto inconsapevole dei doni che racchiude. Se la simpatia per la sostanza umana del suo personaggio traspare dall'uso della descrizione e del dialogo, la vera protagonista del racconto è questa Venere omerica "di quelle che guardano con occhio impassibile gli eroi che combattono e muoiono per la loro conquista, sino a che l'esito della lotta non le avrà consacrate al vincitore".