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L'errore è una componente inevitabile di qualunque realtà umana, anche di quella propria delle professioni di aiuto. Paradossalmente però, ancora oggi una sorta di tabù circonda l'argomento. "Sbagliando s'impara" afferma il noto proverbio, ma, affinché un tale motto non abbia solo valore consolatorio, sono necessarie adeguate strategie di stimolo alla trasformazione dell'evento negativo in occasione di miglioramento della qualità delle prestazioni rese. Lo scopo di questo libro è proprio quello di cercare di collegare la teoria della riflessività alla pratica della riflessività, offrendo sia un inquadramento di carattere teorico - arricchito dai risultati di un'indagine condotta nei servizi di nove regioni italiane - sia una serie di strategie utilizzabili individualmente o nell'ambito delle équipe di lavoro. L'interrogativo è quindi "Come può l'operatore apprendere da quanto di sbagliato ha fatto?". L'appendice - curata da Rita De Piero, magistrato del T.A.R. Friuli Venezia Giulia - affronta poi il tema delicatissimo dell'errore e della responsabilità dell'operatore sotto il profilo giuridico. Il volume è rivolto ad assistenti sociali, educatori professionali, infermieri, psicologi e ad altri operatori in attività nei servizi sociali e sanitari, nonché studenti impegnati in attività di tirocinio.