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La Congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari ha da sempre catalizzato un ampio interesse della storiografia perché considerata come una sorta di Gran consiglio politico della Santa Sede. Tale suggestione acquista maggiore importanza se applicata al pontificato di Leone XIII, nel quale le riunioni cardinalizie raggiunsero il numero apicale della storia del dicastero. Lo scopo di questo volume è quello di porre in luce l'effettivo ruolo avuto dalla Congregazione attraverso lo studio delle carte relative al primo novennio del pontificato leonino: l'intreccio tra la composizione degli uffici e i percorsi dei suoi membri ha ridefinito il profilo di un dicastero che in quegli anni si affermava come principale laboratorio delle scelte più complesse del pontificato e delle sue importanti riforme. I duecento dibattiti cardinalizi registrati nei verbali delle sessioni, che vengono qui esaminati, rappresentano la testimonianza più rilevante del confronto tra le istanze riformatrici del papa e le varie anime della Curia sui temi decisivi del periodo, in cui i cardinali forniscono il proprio supporto al nuovo approccio diplomatico verso gli Stati intrapreso da Leone XIII, cercando di tutelare al massimo l'esercizio della libertà della Chiesa nelle più complesse vicende di quel segmento di pontificato, dando così un nuovo impulso alla ricollocazione della Santa Sede nello scacchiere internazionale.