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Pubblicato per la prima volta nel 1931, questo testo è l'opera più importante e rappresentativa di Amato Masnovo: un trattato di metafisica intesa come il cuore stesso della filosofia, che nasce dal problema della vita e a questa deve saper tornare. È l'esigenza di un'interrogazione razionale su di sé e sul mondo, che non può evitare di estendersi alle questioni ultime, di domandarsi cioè se un senso esista oppure no e, se sì, che cosa o magari chi sia; in tale traiettoria la filosofia interseca la religione e si potrà vedere solo poi se tra le due avrà luogo uno scontro o un incontro. In un contesto per molti aspetti lontano dal nostro, ma non meno sofisticato e composito, l'autore ritiene di poter declinare l'abbraccio tra la dimensione della ragione e quella della fede in un volume che oggi può essere considerato un classico, in grado di rappresentare sia icasticamente il proprio tempo sia problemi e soluzioni che lo trascendono. L'edizione che qui si presenta è rivista e integrata nelle note, e include in appendice i quattro articoli richiamati dallo stesso Masnovo nel saggio. Prefazione Sofia Vanni Rovighi.