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Esporre il proprio sapere professionale è una questione non semplice per chi lavora in campo educativo. Cosa raccontare? Come, e soprattutto perché? Frenare a dare una risposta a queste domande significa riflettere sul ruolo che la narrazione assume nella pratica: parlare, ascoltare, rispondere, prestare attenzione, condividere, trovare accordi sono azioni che contraddistinguono il mestiere dell'educatore. Gli effetti delle parole, tuttavia, non sono immediatamente visibili e valutabili e ciò può incidere sull'identità professionale degli operatori e sulla capacità di rendere evidente il significato del loro lavoro. La sfida narrativa, raccolta anche dalla formazione e dalla ricerca, riguarda la possibilità, o l'impossibilità, di fare il racconto di sé e della propria professionalità, di raccontarsi individualmente e collettivamente con una coerenza che ha effetti sulla ricaduta formativa e sociale dell'educazione.