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"La rivelazione di Dio è attestata in un libro, la Bibbia, che è anche letteratura: in essa si possono trovare molteplici generi letterari, che rispecchiano il modo abituale di comunicare. Nel corso del tempo questa 'biblioteca' è diventata la fonte di ogni comprensione del mistero di Dio nella sua manifestazione agli umani. Dalla letteratura biblica sono sorte nuove forme letterarie per dire il medesimo mistero. Anzitutto la teologia nelle sue diverse articolazioni, che si è modellata in forma ora poetica, ora narrativa, ora argomentativa. Se nella tradizione scolastica si è prestata attenzione soprattutto a quest'ultima modalità, non sono mancati teologi che hanno richiamato la necessità di dare spazio alla poesia e alla narrazione. Il libro di Ballarmi dà conto dei tentativi di dire l'evento della rivelazione secondo i molteplici registri dell'espressione umana. Infatti, rinchiudere il Mistero nella sola argomentazione sarebbe ridurlo alla misura della ragione privandolo della ricchezza del sentimento". (Giacomo Canobbio)