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La laicità trova nella separazione giurisdizionale fra Stato e Chiesa solo una delle sue possibili figure - come lo Stato laico in Francia. Nelle pagine qui proposte, scindendo nel concetto di laicità l'idea di legge e l'idea di morale, Arturo Carlo Jemolo elabora la peculiare definizione di coscienza laica: spetta alla coscienza religiosa evitare il peccato, benché lo Stato debba ammetterne l'esistenza; questa è libertà di coscienza. Il cristianesimo non si applica come legge di Stato e "si estrinseca con ben altre armi che non la protezione statale, i concordati, i fori privilegiati, il braccio secolare". In queste pagine ci è offerta una "lezione di metodo": non tanto trovare una sola definizione di laicità, ma seguire il mutare del termine con l'evolversi della congiuntura storica. A questo fine sono qui presentati, oltre al testo sulla Coscienza laica, i saggi su Il problema della laicità in Italia - la sua specifica recezione in un'Italia segnata dal capitolo fascista - e su I cattolici non conformisti, quelli che "si sforzano di guardare alla vita da un angolo religioso", pur appartenendo a una tradizione "liberale".