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Il libro racconta alcune esplorative escursioni nei territori della matematica e della letteratura, valorizzando il loro proficuo intersecarsi. Lo fa nella convinzione che i distinti ma dialoganti ambiti di competenza sappiano ormai porre a colloquio, entro un processo di comunicazione reciprocamente arricchente, i propri saperi, stili, metodi di lavoro. Libri come questo cercano di reagire al fatto che, nel nostro paese, gli studenti si dimostrino sempre più, sia in campo letterario sia in campo scientifico, "analfabeti" (le prove Invalsi lo dimostrano). È forse colpa del prevalere della cultura umanistica su quella scientifica? O, viceversa, del prevalere della cultura scientifica su quella umanistica? "Ma mi faccia il piacere!", diceva il grande Totò. I grandi scienziati e i grandi scrittori dialogano tra loro da tempo. Se c'è un ambito nel quale, invece, tale dialogo avviene di rado è proprio la scuola. È più facile che un matematico vincitore di una medaglia Fields e uno scrittore vincitore del premio Nobel per la letteratura trovino interesse a dialogare tra loro che ciò avvenga tra un insegnante di matematica e un insegnante di lettere di un liceo italiano. Il libro vuole contribuire al superamento di questo stato di cose. Questi i titoli dei capitoli: Uomini. Donne. Mithos e Logos tra oralità e scrittura. Girovagando tra matematica e letteratura. Tre matematici comunisti. Matematica e teologia. La storia della matematica e la letteratura.