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"La Pinacoteca di Brera nei primi anni della sua costituzione fu uno dei musei con il maggior numero di dipinti di Carlo Crivelli, magistrale artista della seconda metà del Quattrocento, di origini e di formazione venete, ma attivo principalmente lungo le coste del mare Adriatico e nel relativo entroterra, dove fu uno dei testimoni, anzi dei campioni, della complessa cultura di tale territorio. Ma per molti di questi dipinti la Pinacoteca non rappresentò che un transito breve a favore di una immediata dispersione sul mercato antiquario internazionale: al giorno d'oggi l'istituzione mussale che possiede più opere di Carlo Crivelli è la National Gallery di Londra. Con questa mostra, che chiude le celebrazioni del Bicentenario della Pinacoteca, si sono riportati a Brera i dipinti dispersi, riunendo pannelli smembrati e riconsegnando quindi per la prima volta ai nostri occhi gli insiemi ricomposti, così da poter anche ricostruire la storia dell'opera del Crivelli in Italia centrale e questo straordinario momento di cultura figurativa tra Gotico e Rinascimento, con l'estensione al raffinato mondo delle arti decorative." (Sabrina Bandera)