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Nella odierna piena rivalutazione dell'arte del Seicento spetta finalmente anche ad Annibale Carracci (1560 - 1609), che per secoli ne è stato considerato il maggior rappresentante, l'attenzione specifica di una mostra monografica. Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Comune di Bologna - Cultura e rapporti con l'Università, dal Consorzio Università - Città di Bologna, dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dal Comune di Roma, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Emilia Romagna e la Provincia di Bologna, la mostra, a cura di Daniele Benati e di Eugenio Riccòmini, vanta un prestigioso comitato scientifico che si avvale dei più autorevoli studiosi internazionali dell'opera di Annibale. E' questa la prima esposizione dedicata esclusivamente al più giovane e più dotato dei tre Carracci, celebrato dai suoi contemporanei come il nuovo Raffaello, autore di dipinti e disegni fin da subito straordinariamente ammirati per novità di invenzione e felicità di esecuzione, eretti a modello da generazioni di artisti e oggetto di culto già dal Seicento nelle maggiori collezioni europee.