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L'esposizione, curata da Salvatore Settis e Claudio Gallazzi, si articola in vari filoni tematici di approfondimento sullo straordinario Papiro detto di Artemidoro. Il Papiro è stato usato a più riprese - tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. - come supporto per un testo geografico in greco corredato dalla prima carta geografica della Spagna, poi come album di schizzi d'arte raffiguranti animali fantastici e studi anatomici. Oltre all'eccezionale reperto - esposto dopo un accurato restauro effettuato presso l'Istituto di Papirologia dell'Università di Milano - saranno esposti oggetti dell'antico Egitto, della cultura greco-romana, del Medioevo e del Rinascimento, provenienti dai più importanti musei europei.