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Il 3 settembre 1939 la Francia aveva dichiarato guerra alla Germania e Saint-Exupéry era stato assegnato a una squadriglia di ricognizione aerea. Il 22 giugno 1940, dopo l'invasione tedesca, con la Francia costretta all'armistizio e il territorio sotto il dominio nazista, lo scrittore aveva raggiunto gli Stati Uniti, e fu là che scrisse "Pilota di guerra", vero e proprio manifesto di una Francia che rifiutava la disfatta. È così che il libro, che nasce come un racconto di missioni aeree, diventa soprattutto una profonda riflessione sui fondamenti della civiltà occidentale e, insieme, l'appassionato lascito spirituale di un grande protagonista della sua epoca.