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Romain Rolland fu tra l'altro scrittore eccelso di biografie, genere al quale lo inclinava l'ansia di penetrare i motivi del genio, di indagare l'animo dei grandi creatori. Tra tutte, emerge questa "Vita di Beethoven", anche perché l'attenzione di Rolland per il grande musicista non fu mai superficiale o episodica, né d'altra parte può essere semplicemente ricondotta al suo generale interesse per la musica, testimoniato dall'insegnamento di storia della musica alla Sorbona: per tutta la vita, infatti, la figura di Beethoven costituì per lui una presenza costante e insieme un termine di confronto. E infatti, dopo quest'opera che, pubblicata nel 1903, riscosse un immediato, enorme successo, e che è ancora oggi una delle più penetranti letture della vita del grande musicista, Rolland tornò più volte sul genio beethoveniano con scritti ampi e tecnicamente agguerriti; ma nessuno dei suoi studi successivi poté raggiungere la potenza evocativa di questa pur breve biografia, non a caso considerata tra le opere più importanti dello scrittore francese.