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"Divisa per capitoli, racconti, parabole, meditazioni, visioni, 'La ballata dell'incompiuto' è la tessitura di un poeta-filosofo dell'età postmoderna capace di risvegliare tra i suoi fili e nodi le cadenze epiche, franche e ardenti di un antico cantastorie, lo spirito di un affabulatore rinascimentale, la forza di un artigiano di parole dure e leggere come pietre o sangue. I temi che questa specie di poema squaderna sono gli stessi già esplorati da Reali nelle altre raccolte: gli abissi del cosmo e le violenze della Storia, il silenzio di Dio e i 'saturnali' del Potere, la prostituzione della bellezza, i sogni 'sfrattati' e lo sfacelo dell''Europa del tradimento'. Ma qualcosa che è assai difficile definire, forse il bisogno di sondare fino in fondo le possibilità del proprio linguaggio nonostante la consapevolezza che in ogni opera resta sempre un margine d'inconcluso, di opaco, d'indicibile, crea tra questi versi il contrappunto più vivido, icastico e struggente di tutta l'avventura creativa del poeta. Nutrito di molteplici registri di stile e invenzione, lampi d'ira e réveries scintillanti, gridi profetici e filastrocche grottesche, viluppi di metafore barocche e puri orizzonti romanzeschi, il testo danza e corre, scivola e si avvita, s'inarca e si strugge per offrirci scene crude e prospettive oniriche, coloriti deliri e figure dell'assurdo, tracce sghembe o epifanie paradossali della tragica bellezza del tutto..." (Dallo scritto di Paolo Lagazzi)