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L'importanza de "Le vite" di Giorgio Vasari è largamente nota: si tratta infatti del primo tentativo di riunire in un'opera di grande ampiezza e respiro la storia delle arti 'moderne', intendendo per 'moderne' le arti figurative che hanno la loro radice nella grande rivoluzione di Cimabue e Giotto. In più, la narrazione delle vite degli artisti, ricche di aneddoti e di particolari, ricostruisce in maniera assai godibile un intero mondo e un'intera civiltà, donando a quest'opera straordinaria il valore aggiunto della piacevolezza di lettura. Ma chi, a parte gli specialisti, conosce davvero per cognizione diretta quest'opera straordinaria? Trattandosi di un testo cinquecentesco, il lettore moderno è frenato dalla difficoltà di lettura di una lingua arcaica e ostica: in più, la mancanza nel testo delle riproduzioni delle opere che via via il Vasari illustra costringeva a una ricerca ulteriore, ed entrambe queste limitazioni avevano l'effetto di scoraggiare chi volesse accingersi a scalare questa ardua montagna. Il presente volume, terzo e ultimo delle "Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti", risolve entrambi i problemi: il testo, infatti, è stato 'riscritto' in una lingua che, pur mantenendo il ritmo e il fascino di quella originale, è perfettamente comprensibile al lettore contemporaneo, che in più troverà nello stesso volume, in immagini di grande qualità, le opere che Vasari illustra.