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Luigi XV è morto e il conte di Sartine non è più luogotenente generale di polizia: Nicolas Le Floch ha dunque perduto i suoi principali estimatori, che per anni hanno vegliato sulla sua carriera di commissario straordinario e sulle sue inchieste. Costretto momentaneamente a farsi da parte, Nicolas riprende servizio quando viene sollecitato dal ministro Saint-Florentin a indagare su un delitto avvenuto nel suo stesso palazzo. Il delitto, la cui vittima è una graziosa e smaliziata cameriera, si rivela ben presto il primo di una lunga serie. Le indagini conducono Nicolas non solo a Versailles, tra i cortigiani del nuovo re, il giovane e imbelle Luigi XVI, ma anche nei sobborghi della capitale, tra gli allevatori di bestiame, dove incombe la minaccia di un'epidemia di carbonchio, o nell'ospedale di Bicétre dove marciscono i sifiitici. Perché all'origine di quei delitti sembra essere soprattutto la depravazione, così come la rilassatezza dei costumi che impregna di sé l'intera società del libertino secolo dei lumi.