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Il tempo è una costante nelle opere di Francesca Leone. La ruggine è il suo messaggero, una presenza che si ossida sul metallo, lo graffia, lo scalfisce. Il colore è la sua cura, adagiando il proprio racconto su quello della materia. È in questo dialogo di memorie che realizza fiori come stelle, giardini come cielo, un firmamento colorato di rifiuti, rudi stalattiti e stalagmiti, pareti e drappi di lamiera e colore. In una quotidianità distratta e superficiale, le installazioni di Francesca Leone invitano a un atto rivoluzionario: "prendere il proprio tempo", concedersi il privilegio dello sguardo e del pensiero. Essere e Tempo, Tempo e Natura. Con silenziosa eleganza e spietata precisione, l'artista ci ricorda l'urgenza di ripensare l'uomo e il suo stare nel mondo.