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La corrispondenza scambiata tra Federico Zeri e Roberto Longhi dal 1946 al 1965 comprende 349 lettere fino a oggi mai pubblicate e qui interamente trascritte. Scintillante di intelligenza e ironia, il carteggio tra i due maggiori storici dell'arte italiani del ventesimo secolo getta una luce nuova sui rapporti tra i due studiosi, diversi per età e per carattere, ma accomunati dalla stessa intransigente e inarrestabile passione per il patrimonio artistico del Paese. Con la libertà che consente la scrittura privata, la raccolta costituisce, negli anni in cui lo scambio è più intenso (1946-1955), una sorta di avvincente diario in cui sono registrate, giorno dopo giorno, le scoperte, i progressi, le delusioni, le impennate di umore, i giudizi sovente impietosi: una testimonianza senza filtri e di grande attualità sull'ambiente artistico nell'Italia del dopoguerra. Introduzione: Mauro Natale; annotazioni alle lettere: Mauro Natale e Elisabetta Silvello.