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Giovanni Boldini (1842-1931) è considerato uno dei più celebri ritrattisti della Belle Époque, un periodo di prosperità che ebbe il suo baricentro a Parigi, tra gli anni ottanta dell'Ottocento e lo scoppio del primo conflitto mondiale. Con il suo pennello, l'artista ha immortalato i protagonisti, soprattutto femminili, di quell'epoca, da Robert de Montesquiou alla marchesa Luisa Casati, dall'étoile Cléo de Mérode ai membri della famiglia Vanderbilt. I suoi grandi ritratti a figura intera consegnavano alla posterità principesse e cortigiane, nobili e attrici, artisti e parvenu e, soprattutto, mogli di ricchi magnati dell'industria e della finanza del vecchio e del nuovo continente, che nei suoi dipinti apparivano bellissime, longilinee, elegantemente abbigliate in fruscianti sinfonie di rasi, sete e taffetà, colte in pose affettate e teatrali. Il pittore le immortalava in grandi tele tracciate con energiche sciabolate di colore, con le labbra socchiuse, lo sguardo vivido, il corpo percorso da una vitalità nervosa e scintillante: icone di un'eleganza audace e moderna, tali rappresentazioni hanno reso Boldini uno dei pittori che maggiormente hanno ispirato le successive generazioni di stilisti, fotografi e costumisti.