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Riconsiderando la vastissima produzione di dipinti, disegni e grafiche pubblicitarie che Antonio Cutino (New York, 1905 - Palermo, 1984) ci ha lasciato, sorprende la coerenza assoluta con la quale l'artista palermitano ha attraversato quasi tutto il Novecento. Sia pure da una postazione defilata, egli è riuscito a elaborare, nel segno della tradizione, una propria cifra stilistica abbastanza riconoscibile e per molti aspetti quasi "senza tempo". E nel corso dei decenni il pittore sembra avere affinato sempre più le sue doti, specializzandosi nei ritratti, per la maggior parte femminili, nei paesaggi di chiara matrice ottocentesca, nelle nature morte. In parallelo all'attività pittorica, già a partire dalla fine degli anni Venti, Cutino realizza un numero davvero impressionante di materiali grafici - manifesti, locandine, etichette, insegne, ma anche logotipi, copertine e illustrazioni di libri - adeguandosi alle esigenze della committenza e con risultati di notevole qualità e immediata comunicazione visiva.