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Il volume, a cura di Annie-Paule Quinsac, colloca Carlo Fornara (1871-1968), che la studiosa definisce "un divisionista della prima ora", per quanto più giovane rispetto ad Angelo Morbelli e a Giuseppe Pellizza da Volpedo, nel cuore del dibattito artistico tra lo scadere del XIX secolo e gli inizi del Novecento. La sua tecnica pittorica, con un'empirica divisione del tono e l'applicazione di concetti teorici derivati dai trattati sull'ottica, è anteriore al fondamentale incontro con Giovanni Segantini dell'estate del 1898, quando venne chiamato quale assistente del maestro per il Panorama di Saint Moritz, e va dunque ricercata nella formazione vigezzina e nei contatti precoci con Lione. Prendendo in esame i due decenni più importanti per l'artista e il divisionismo italiano, gli anni compresi tra il 1890 e il 1910, il catalogo illustra l'evoluzione tecnica del pittore e l'ineluttabile legame con la sua iconografia. Fornara era rimasto l'unico fra i divisionisti la cui opera non era stata oggetto di indagini diagnostiche non invasive, utilizzate per "entrare nel dipinto" osservandone la genesi: la pubblicazione colma tale lacuna presentando un resoconto illustrato delle recenti ricerche scientifiche condotte su cinque opere.