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Il volume approfondisce un importante capitolo di storia, arte e architettura milanese, che ruota intorno al monastero cistercense di Sant'Ambrogio e alla sua trasformazione in sede dell'Università Cattolica. I saggi ripercorrono le vicende del cenobio, a partire dalla imponente ricostruzione avviata nel 1497 da Donato Bramante con la progettazione dei celebri chiostri, punto di svolta nella carriera dell'architetto, per poi seguirne gli sviluppi costruttivi e decorativi lungo tutta l'età moderna. Con l'acquisizione da parte dell'Università Cattolica, fortemente perseguita dal fondatore padre Agostino Gemelli, l'antico monastero è diventato oggetto di un vasto progetto di restauro, ampliamento e conversione d'uso, che ha visto protagonisti, tra il 1928 e il 1949, Giovanni Muzio e Pier Fausto Barelli. Gli ambienti, profondamente connotati dallo spirito umanistico e religioso di padre Gemelli, si sono arricchiti negli anni di un'importante raccolta di opere d'arte, confermando la vocazione e l'impegno dell'Ateneo a un costante dialogo con la contemporaneità.