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Attraverso le azioni performative, che spesso prevedono l'uso della voce e della scrittura, e le installazioni ambientali, sempre riconfigurate in rapporto allo spazio espositivo che le accoglie, Cesare Viel (Chivasso, 1964) esplora i processi attraverso i quali l'identità si costruisce e si decostruisce, rivelandosi un luogo di attraversamento che conserva le tracce di ogni passaggio. Il volume presenta lavori inediti e nuove versioni di installazioni e performance storiche, realizzate dall'artista in un dialogo serrato con la complessa struttura architettonica del PAC di Milano, intesa non come un semplice contenitore bensì come un elemento attivo che interagisce con le opere, arrivando a volte a determinarne la forma e offrendo al pubblico molteplici punti di vista.