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Lucio Fontana, maestro indiscusso nel panorama artistico del Novecento, ha intrapreso nel suo percorso creativo numerose strade, dedicandosi a tecniche e materiali diversi. Il volume indaga un argomento peculiare della sua produzione, ovvero i Concetti spaziali in oro e le Crocifissioni in ceramica, attraverso circa cinquanta opere realizzate principalmente nel decennio tra il 1958 e il 1968. Le opere presentate svelano l'attualità di un problema costantemente avvertito dall'artista, ma cruciale nella ricerca pittorica di ogni tempo: il rapporto con lo spazio, la sua definizione, l'ansiosa ricerca del suo superamento. L'apice inventivo di Fontana è individuato proprio nell'utilizzo dell'oro, inteso non come colore bensì come componente spaziale, estrema sintesi di luce e spazio sin dall'antichità classica. Alle tele in cui domina l'oro, metallo puro e originario, è accostata una raccolta di sculture in ceramica, plasmate anch'esse in un materia primigenia e primordiale: scelte nel tema predominante delle Crocifissioni, queste "terre-cotte" offrono un contrappunto alla riflessione, lasciando trapelare un fremito scomposto di origine ancora barocca. Il volume accoglie un testo introduttivo di Anna Coliva e un saggio critico di Germano Celant.