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La bella rassegna "Dal marmo al missile. Capolavori d'arte svelati fra tradizione e innovazione" è l'ottava tappa dell'iniziativa Open, tour di eventi espositivi promossi dalla Fondazione Cariplo, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità locali, che sta portando il patrimonio artistico dell'ente milanese in tutta la Lombardia, nelle province del Verbano-Cusio-Ossola e di Novara. L'evento espositivo nasce dalla fruttuosa collaborazione tra Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Reggia di Monza e i Musei Civici di Monza e si avvale della preziosa collaborazione di prestigiosi musei e collezionisti privati oltre che del fondamentale apporto delle istituzioni locali. Il magnifico scenario dell'Orangerie di Villa Reale e la suggestiva cornice dei Musei Civici di Monza accolgono uno straordinario itinerario di oltre settanta opere che ripercorre una storia di tradizione e innovazione, di progresso e bellezza, di creatività e sviluppo specialmente adatta all'ambiente di Monza e della Brianza, ricco di progettualità e aperto al rinnovamento. Le opere in mostra - tra le quali spiccano pezzi antichi (fra l'altro un'urna etrusca e un marmo federiciano), dipinti e sculture di artisti come Pietro Ronzoni, Giovanni Segantini, Emilio Gola, Achille Funi, Anselmo Bucci, Arturo Martini, Lucio Fontana, Mimmo Jodice, Michelangelo Pistoletto, Christo e Salvatore Scarpitta - spaziano dai generi classici e tradizionali a esperienze e forme più tipiche dell'arte contemporanea, svelando inattesi capolavori resi accessibili al grande pubblico. L'arte ci aiuta a ripensare la tradizione presentandola "in modo non tradizionale", come ha scritto la filosofa ungherese Ágnes Heller. In fondo è questo lo scopo della rassegna: apprezzare il fascino e l'armonia, anche in situazioni apparentemente non equilibrate né armoniose, grazie agli occhi e alla fantasia di un artista; uscire dagli stereotipi, scoprendo connessioni e rimandi non ovvi e nascosti oltre alle apparenze; e, soprattutto, guardarci con creatività alle spalle per riuscire a inventare ancora un futuro di condivisione, di progresso e di bellezza.