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Originario di Alessandria ma attivo a Milano, Giovanni Migliara (1785-1837) è uno dei maggiori e più versatili interpreti della veduta prospettica in Italia nell'età romantica. Formatosi all'Accademia di Brera, si dedica alla scenografia e in seguito alla pittura, specializzandosi inizialmente in composizioni di fantasia - i cosiddetti 'capricci' - che fondono insieme architetture reali e di invenzione. Al contempo l'artista dà vita a immagini veritiere di città e monumenti, scene animate dalla presenza di numerosi personaggi impegnati nelle loro attività quotidiane. Non mancano echi dalle vicende storiche e dall'evoluzione del progresso tecnologico e industriale del tempo, come testimonia la celeberrima tela con la filanda Mylius di Boffalora. Migliara è anche uno degli esponenti più significativi in Italia del gusto troubadour, un fenomeno culturale di derivazione francese che propone un appassionato revival del Medioevo tragico e avventuroso tramite la rievocazione delle vicende dei personaggi della storia e della letteratura del passato. Celebri e ricercati dalla committenza aristocratica, tra cui Casa Savoia, sono i suoi fantasiosi interni di conventi, impreziositi dalla perfezione della prospettiva e dalla straordinaria resa della luce. Attraverso una serie di viaggi nelle principali città d'Italia - Venezia, Firenze, Genova, Roma, Napoli... - l'artista realizza, infine, molteplici vedute a olio, all'acquerello e anche fixés sous verre (sofisticate miniature a olio su seta applicata su vetro) che offrono un variegato panorama della Penisola in quell'epoca.