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L'artista inglese Phoebe Unwin (Cambridge, 1979) presenta in questo volume una serie di nuovi disegni a carboncino e dipinti a olio. Il titolo evoca molteplici connotazioni. Il 'campo' (Field) rimanda al paesaggio, ma anche alle campiture di colore e al taglio della visione. È un luogo di mezzo, un soggetto pittorico tradizionale che permette all'artista di oscillare fra il figurativo e l'astratto, di investigare le qualità formali della pittura. La superficie stratificata e porosa delle opere e la messa a fuoco appannata dei soggetti generano un dinamismo della visione all'interno di ogni quadro e un'intima relazione tra un'opera e l'altra. Unwin crea immagini sospese in un tempo e in uno spazio indeterminati, in una delicata alternanza di orizzonti in cui sono liberamente elaborati influenze artistiche, letterarie, cinematografiche e personali. Il volume accoglie un testo critico di Declan Long, un'intervista all'artista raccolta da Simone Menegoi e apparati biografici.