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Aperto al pubblico nel 1999, il Museo Accorsi-Ometto è uno scrigno di capolavori d'arte decorativa, risalenti a un periodo compreso tra il Rinascimento e l'Ottocento. Realizzato da Giulio Ometto secondo le intenzioni del famoso antiquario Pietro Accorsi, raccoglie più di tremila opere, divise tra argenterie, porcellane, mobili, dipinti e sculture. Espressione di un gusto per l'arredo prezioso e raffinato che ha caratterizzato l'intera società italiana del Novecento, è composto da venticinque sale, ognuna contraddistinta dalla presenza di manufatti rari e unici. Fra le eccellenze, la straordinaria collezione di mobili intarsiati di Pietro Piffetti, tra i quali il celeberrimo doppio-corpo firmato e datato 1738, universalmente considerato tra i mobili più belli al mondo. Questa seconda edizione del volume, ampliata e completamente aggiornata, viene pubblicata in occasione dei venti anni dall'apertura del museo: è un itinerario fotografico del percorso espositivo, dove ogni immagine racconta la storia di un patrimonio la cui importanza non conosce limiti di spazio e di tempo.