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Attraverso trentasette opere, pittoriche e scultoree, il volume ripercorre le vicende biografiche e artistiche di quella che può ben identificarsi come generazione San Lorenzo, una compagine formata da sette artisti, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Nunzio, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, Giuseppe Gallo e Domenico Bianchi, radicati nei locali dell'ex Pastificio Cerere, nel popolare quartiere romano di San Lorenzo, che hanno mosso i primi passi in uno stesso contesto artistico e culturale. Seppur non si presentino come un gruppo omogeneo, vivono un contatto continuo mediante la scelta di spazi contigui di lavoro, rendendo cosi l'edificio di via degli Ausoni un grande laboratorio creativo. Il titolo infatti rimanda all'idea di factory, pienamente calata nella realtà culturale della Roma di quegli anni: un luogo non solo di produzione artistica, ma anche di sperimentazione e scambio, incarnando per questi artisti una sorta di genius loci che nel corso degli anni li ha identificati. Con contributi di Marco Tonelli e Francesca Macera.