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Nessun artista, nella scultura del Novecento, ha scolpito il mondo della vegetazione e, per essere più precisi, l'universo verde delle foglie, dei frutti, dei cespugli, degli arbusti, degli alberi, come Alik Cavaliere. Nella sua ricerca Alik ha affrontato molti soggetti, come si vede in questa mostra divisa in varie sedi milanesi (Sala delle Cariatidi, Museo del Novecento, Giardinetto di Palazzo Reale, Centro Cavaliere, Sala Ristorante dell'Università Bocconi, cui si affiancano i focus a Palazzo Litta e alle Gallerie d'Italia), ma il tema della natura, nei suoi aspetti di rigoglio e sofferenza, espansione e costrizione, è il cuore di tutta la sua opera. È un lavoro, il suo, in cui le tante fonti di ispirazione artistica si caricano di molteplici suggestioni poetiche e filosofiche, dando luogo a opere dense di significato, ma mai letterarie o meramente contenutistiche.